12 Marzo 2011 in Blog, Fotografia, Territorio

Sventola ancora

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Erano gli anni che sotto Sant’Emiliano sbarcavano ogni notte i curdi. Si arrampicavano per quell’irta salita che la scogliera presenta tra Otranto e Badisco e che persino neppure i locali conoscono. Camminavano in fila indiana in silenzio fingendosi trasparenti per ogni litoranea salentina con una povera busta di plastica in mano. Se non li fermavano subito erano capaci di essere a Milano già il giorno successivo. Una mattina ne scaraventano una quarantina in mare per non farsi prendere,  in un’altra arrivarono come fantasmi con la barca piena di bambini.  Anni prima in una notte di Natale una barca si cappottò e si seppe solo questo.

Dieci anni fa lei era la, a sventolare su una casetta nella piana dei campi di Sant’Emiliano e noi pugliesi ci sentivamo contenti di essere generosi.

Quello scatto di Antonio Chiarello finisce oggi sulla copertina di quiSalento e questo post era solo per rassicurarvi che non è il solito fotomontaggio.




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Tecniche e tradizioni locali del Salento. Dalle tecniche edilizie alle pratiche quotidiane. Un po di contributi tra tecnica pura e semplice tradizione orale.

La pagina sul telaio salentino.

Lo schema e gli elementi del telaio per tessere a licci e pettine della tradizione italiana. Dalla fase dell'orditura, il montaggio dell'ordito e dei componenti. I meccanismi di comando per la tessutura artigianale. Una raccolta di termini dialettali dei suoi componenti. L'articolo qui.

I tufi di Puglia

Un saggio sulle pietre di Puglia, sull'uso in edilizia della Pietra Leccese, le tecniche di restauro e conservazione.

I ricordi di un adolescente sul Largo di San Vito ad Ortelle, luogo di libertà ed anarchia. Un lungo flashback sulla vita di una comunità e di un luogo molto particolare. Racconti di taglio autobiografico per descrivere usi e costumi, vizi e virtù di una piccola comunità negli anni settanta al sole di uno spazio antico e misterioso. Dalla descrizione dei luoghi alle tante libertà che su questi spazi la comunità ortellese ha svolto in tanti secoli. Fu cava, discarica, giardini, campo da gioco, culto, cimitero, fiere, feste, gioco, tutto insieme e in solo posto. Il mondo visto da qui in compagnia dei coetanei tra la fine dell'era arcaica e i tempi moderni. La fine del mondo agricolo e dei giochi poveri. I segni del boom demografico degli anni sessanta. Un paese sano e vitale pieno di ingenue speranze. Qui la prefazione

Una raccolta di tanti piccoli documenti di interesse storico locale. Saggi raccolti da scritti editi ed inediti e da riviste del passato, commentati e integrati in articoli più organici per una facile lettura.

Tra questi la Storia delle Confraternite in Ortelle da un saggio di F. G. Cerfeda. documenti originali dall'Archivio diocesano. E ancora sul tema, la cappa dei Confratelli. Storia delle Confraternite, delle regole e l'evoluzione delle associazioni laiche. Un articolo sulla veste delle varie confraternite.

Nella sezione Biblioteca sono recensite le più importanti fonti bibliografiche di interesse. I testi più antichi o di dificile reperimento sono disponibili al download in formato .pdf

Pagine speciali sono dedicate al Castello di Castro, con informazioni e disegni originali ripresi dai lavori di restauro. Un'ampia documentazione sulle vicende delle ricerce archelogiche svolte nel territorio di Castro è disponibile con l'ausilio di grafici e video documentali.

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