La più antica rappresentazione cartacea del Castello di Castro è una pianta a cura dell’ingegnere senese Tiburzio Spannocchi del 1575, attualmente custodita al Museo degli Uffizi di Firenze. Il famosissimo esperto di architettura militare realizzò il disegno su incarico di Marcantonio Colonna, fiduciario della corona spagnola, avendo avuto il compito di rilevare la consistenza e lo stato delle fortezze nel mezzogiorno. Negli anni seguenti si dedico alle piazzeforti della Sicilia e poi, assumendo l’incarico di ingegnere capo della corona aragonese, spaziò la sua opera anche nel Nuovo Mondo, in Centro America.

Da Il Blog di Piazza Perotti – Restauri

La pianta del castello è pressochè l’attuale impianto. Leggermente errate la lunghezza da scirocco a tramontana delle mura dell’acropoli (nella realtà più lunghe). Non sappiamo se lo Spannocchi abbia utilizzato nei rilievi i primi dispositivi di rilevamento a distanza, tra cui un traguardatore di sua invenzione per la misura della distanza a partire dall’ampiezza dell’angolo di visione.

La vita e l’opera dello Spannocchi è molto importante in quanto è uno dei primi architetti a lasciare scritti, appunti e trattati di architettura militare. Se volete approfondire l’argomento sulla rete ricordate che lo Spannocchi, assunto il massimo incarico tecnico della corona aragonese, naturalizzò il suo nome in spagnolo per cui spesso lo troviamo nelle seguenti forme: Tiburcio Spanoqui, Tiburcio Espanoqui o Tiburcio Espanochila.

Sull’evoluzione della struttura del castello, Luigi Capraro, già studente di archeologia all’Università di Lecce, ha approntato un breve saggio con molte illustrazioni. Il lavoro, in formato .pdf, è disponibile nella Biblioteca del Blog e scaricabile direttamente da qui.

Nelle pagine linkate trovate le piante, gli alzati e le principali sezioni. Sono liberamente usabili.

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