25 Aprile 2012 in Blog, Genealogia, Territorio

i Schifano a Castro

Il quadro dei soggetti portatori del cognome Schifano in Castro nel settecento è abbastanza complesso. Nel Catasto Onciario del 1749 compare già la sola famiglia di Sabatino SCHIFANO (1677), vedovo, di anni 65 accompagnato dalla prole di Angelo (1707) di anni 35, Pietro (1717) di anni 25 e Medica (alias Cosima) (1712) di anni 30. Per le date di nascita ho ricalcolato tenendo conto che il censimento anagrafico alla base del Catasto sia precedente al 1749 e quindi del 1742 come per altri comuni della contea.

Nel quadro di metà settecento non compaiono, dunque, altri soggetti con tale cognome al di fuori della famiglia di Sabatino. Comunque  è molto vecchio, vedovo, e ha ancora i figli con se. Non sappiamo se altri soggetti siano emigrati per poi ritornare, anche per discendenza, in Castro. Sabatino possiede terreni in Castro in particolare alla Serra e nei Canali.

Nel primo Stato delle Anime disponibile del 1779, il quadro è più complesso in quanto compaiono due nuove famglie riferite ai Schifano: una quella di Domenica, già vedova di un ignoto Ciriolo con ben 4 figlie e quella di Vito sposato con Agnese NUZZO. Sia Domenica che Vito potrebbero essere figli di Sabatino ritornati in Castro.

Agli effetti della ricerca questo dubbio non pesa affatto per le ragioni che esporrò in seguito.

I soggetti presenti nel Catasto Onciario del 1742(9) sono rappresentati in verdone. I soggetti che compaiono nel primo Stato delle Anime del 1779 sono rappresentati in rosso.

Da tenere d’occhio, invece, la linea tratteggiata che porta da Pietro (1717) a Giuseppe, in quanto è da supporre che Giuseppe riportato come orfano (juvenis) nel 1779 sia figlio appunto di Pietro, giacchè poi chiamerà il primogenito con lo stesso nome.

Anche la notevole differenza di età tra Pietro (1717) e Giuseppe (1770 circa) spiegherebbe lo stato di orfano prematuro di Giuseppe. Stesso stato in cui si ritroveranno i figli di Angelo (1707) Ippazio e Sabatino. Nel 1785 la figlia femmina di Angelo, Laura, si accasa con Ippazio CIRIOLO, mentre Ippazio e Sabatino col cugino Giuseppe trovano ospitalità da Vito URSO.

Vito URSO, sposato con Isabella MAGGIORANO, ospita in casa oltre a una figlia legittima, due figlie avute dalla moglie con un altro marito, la vecchia pizzoca Giovanna ETTORE (il cognome in Castro si estinguerà con lei) e i tre orfani SCHIFANO.

Dall’esame dello schema settecentesco, tolto Andrea (che morirà prima di sposarsi) si nota che il solo portatore di discendenza di cognome è il piccolo Giuseppe, che sposatosi con Maria Anna CACETTI avrà come figli Pietro e Vito Maria genitori dei due rami principali sotto cui possiamo racchiudere tutti i Schifano di Castro.

Di Marianna Cacetti, o Colicetti, o Cacetta, abbiamo l’Atto di Morte ecclesiatico del 1840 che la dichiara morta all’età di 66 anni, quindi nata nel 1774.

In più atti la sposa di Giuseppe, Maria Anna, è riportata con cognomi molto diversi tra loro. Nel 1796, anno delle probabili nozze, Giuseppe compare sposo di Marianna CONGEDO, probabilmente si tratta sempre della stessa persona.

Nel 1836, nello Stato delle Anime, i soli portatori del cognome Schifano, come già anticipato, sono gli orfani di Giuseppe e Marianna Cacetti (Annunziata e Vito Maria, conviventi ancora con la madre e Piero già sposato con Anna Maria Fersini). Nello schema settecentesco sono riportati nel colore magenta. Non compaiono altri soggetti ne di sesso maschile o femminile.

Nell’ottocento lo sviluppo della discendenza è notevole. Il seguente schema riporta le linee fino agli inizi del novecento.

Delle figlie di Pietro sappiamo solo che Annunziata si sposa con un VERGARI di Vitigliano, mentre le due linee maschili sono:

1) quella di Pietro, che sposa Anna Maria FERSINI, da cui:

Vincenzo (1830) detto Tarantino, sposato con Francesca CIRIOLO, da cui i famosi tarantini di Castro (nipoti Assunta, Angelo e Luigi). Del nipote Luigi è da segnalare la lunghissima discendenza (8 figli), tra cui Vincenzo e Biagio che sposano Giuditta CIRIOLO la quale avrà due figli dal primo fratello e sette dal secondo fratello sposato alla morte del primo (i Tarantini).

Giuseppe (1833), sposato con Concetta FERSINI, da cui Pietro sposato con Addolorata Carrozzo, coppia senza prole, e Agostino (1879) che sposa Maria Martina SCHIFANO lontana parente del ramo Vito Maria, con discendenza (gli Agostini).

Luigi (1841) che sposa Celeste VERDICCHIA, da cui il solo maschio Salvatore che sposa una cugina di secondo grado, nipote di Vito Maria, coppia senza prole.

Gabriele, nato nel 1836, di cui non si riscontrano atti di cresima e probabilmente morto giovane.

2) quella di Vito Maria, che sposa Gesuina DONADEO (1818-1888), da cui:

Fedele (1846) che sposa Addolorata Petrina CIULLO, con molta discendenza maschile, tra cui il podestà Luigi Shifano, Nicola (da cui i Nicoli), Angelo, VitoMaria, Giovanni (i Fedele)

Giuseppe (1850-1905) che sposa Luigia FERSINI (1850), con molta discendenza tra cui Raffaela, Gabriele, Annunziata, Salvatore, Luigi, Carmela (i Tabacchino).

Gli intrecci interni ai portatori del cognome Schifano sono piuttosto rari, ad eccezione di un matrimonio tra secondi cugini e il matrimonio levirato di Giuditta Ciriolo.




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