Grotta Romanelli è molto importante nella storia degli studi preistorici perchè con la sua scoperta fu in modo definitivo accertata la presenza del Paleolitico superiore in Italia a lungo negata dagli studiosi.

GLI UOMINI

DELLE

"TERRE ROSSE"
Nelle "terre rosse" di Grotta Romanelli furono rinvenuti strumenti di pietra (raschiatoi) attribuibili al Musteriano. Con il termine "Musteriano" si intende la cultura che nel Paleolitico medio (120.000-40.000 anni fa) si diffonde in tutta Europa. Autore ne è l'uomo di Neanderthal, che si estingue all'inizio del Paleolitico superiore (40.000-35.000 anni fa), lassciando il posto all'uomo anatomicamente moderno con il quale non ha avuto scambi genetici.
Nelle "terre brune" furono rinvenuti strumenti litici, ossei e pietre incise attribuibili al "Romanelliano", che è un aspetto del Paleolitico superiore finale italiano (circa 10.000 anni fa). Oltre agli strumenti vennero alla luce tre scheletri umani insieme ad altre ossa sparse. Gli uomini delle "terre brune" erano uomini anatomicamente moderni che arrivarono in Europa verso i 35.000 anni fa dall'Africa, dove ebbero origine tra 100.000 e 200.000 anni fa.

GLI UOMINI

DELLE

"TERRE BRUNE"

 

Con il Paleolitico superiore (40/35.000-10.000 anni fa) nascono le prime manifestazioni artistiche eseguite dall'uomo moderno su oggetti (arte mobiliare) o su pareti di grotte (arte parietale). I motivi rappresentati sono soprattutto animali con accanto altri segni. Alla fine del Paleolitico superiore diventano più rare le figure naturalistiche a vantaggio di disegni fatti di linee o di soggetti schematici come animali dal profilo sommario.

L'ARTE NEL PALEOLITICO SUPERIORE

Grotta Romanelli ha restituito pietre incise con una grande varieta di motivi, cronologicamente parallele all'industria romanelliana.

Si tratta in gran parte di composizioni lineari e geometriche, tra le quali compaiono i cosiddetti nastriforrni con 1'estremità a ciuffo o ad occhiello. Più scarsi i soggetti animali, spesso con il corpo campito da linee. Un'unica pietra è dipinta con file sovrapposte di segni a forma di pettine. Sulle sue pareti, inoltre, è la figura di un bovide con altre figure fusiformi o ovali e fasci di linee verticali e oblique.

Grotta Romanelli è molto importante nella storia degli studi preistorici perchè con la sua scoperta fu definitivamente accertata la presenza del Paleolitico superiore in Italia a lungo negata da studiosi come il Pigorini. Le prime esplorazioni risalgono al 1900 ad opera di Paolo Emilio Stasi. Con gli scavi di Gian Alberto Blanc si mise in luce la stratigrafia completa della grotta, che ebbe due momenti di frequentazione: uno nel Paleolitico medio (Musteriano - strato G) 1'altro nel Paleolitico superiore (Romanelliano - strati E-A)

 

LA STRATIGRAFIA

A -E) Formazione superiore di "terre brune" datata in un arco di tempo tra i 10.640+/-100 (strato D) e 9.880+/-100 (strato A) anni fa.

F) Velo stalagmitico datato a 40.000 anni fa.

G) Formazione argillosa di "terre rosse"

H) Stalagmite datata a 69.000 anni fa.

I) Pietrame a spigoli vivi.

K) Spiaggia tirreniana.

L) Roccia di base

 

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