9 Agosto 2012 in Architettura, Biblioteca, Blog, Notizie

Filippo Giacomo Cerfeda – Vitus in hoc colitur coliturque Marina

Ortelle 13 agosto 2012 – ore 21,30 – Parco San Vito – Cappella di San Vito

Attesa per la presentazione della nuova pubblicazione di Filippo Giacomo CERFEDA dedicata alla settecentesca Cappella di San Vito di Ortelle. L’autore, esperto archivista, autore e collaboratore di numerose pubblicazioni, aveva già anticipato in occasione della Fiera di San Vito 2011 gli esiti di lunghe e accurate ricerche sul contesto storico e sociale che portarono alla riedificazione di una nuova cappella sulla verticale di una cripta bizantina sul largo di San Vito alla periferia ovest di Ortelle dove ancora sopravvive perfettamente conservata un’altra struttura ipogea detta Madonna della Grotta oggetto di recenti restauri e di una pubblicazione specialistica sugli affreschi ancora conservati.

Il nome della nuova monografia di Filippo Giacomo CERFEDA prende il nome dalla dedica posta sul portale di ingresso alla chiesetta estra urbana dedicata a San Vito e a Santa Marina e molto probabilmente conterrà buona parte dei documenti degli archivi della Diocesi di Castro e Poggiardo in parte conservati nel Museo Diocesano di Otranto studiati nella ricerca preparatoria alla pubblicazione.

E’ stata proprio la parte espositiva del contesto storico svolta il 21  ottobre 2011 da CERFEDA a suggestionare maggiormente il pubblico presente. Realtà svelate spesso da pochi aggettivi o abbreviazioni riportate nei pochi documenti tardo medievali ancora conservati. Consuetudini, obblighi feudali, sistemi fiscali, demografia tutto è stato esposto, ma brevemente, nell’occasione e non poteva essere diversamente perchè i rapporti tra la comunità ortellese, la contea di Castro e la prossimità coi potenti feudatari poggiardesi, per più di 4 secoli, avrebbero avuto bisogno di un intera giornata di studio.

Ancor più interessante sarà questa pubblicazione annunciata in quanto a differenza delle vecchie pubblicazioni campanilistiche che tutto raccolgono e nulla spiegano,  questi recenti lavori di storia locale si premurano di studiare ogni riferimento possibile fuori dal contesto locale considerati anche i comuni regimi feudali, ecclesiastici e comunque culturali di ampie parti del Mezzogiorno. Non più l’inventario delle cose patrie, ma meglio piccoli ambiti di ricerca che poi rilevano una umanità intrecciata e finalmente rilevata proprio dalla analogia con altre opere fuori dai confini paesani.

Dalla pubblicazione di CERFEDA ci aspettiamo molto, proprio perchè documentata nel modo più auspicato possibile e piena di riferimenti alle comunità vicine, e per questo ci aspettiamo di avere tra le mani una nuova fonte anche per altri ambiti di ricerca che non sono solo la storia di una piccola cappella di campagna.

Dopo la monografia sulla Cripta della Madonna della Grotta di Sergio ORTESE, questo è il secondo lavoro specialistico dedicato ad Ortelle. I due lavori si accompagnano alle due pubblicazioni sulla popolazione del settecento di Ortelle e Vignacastri, Il filo della memoria di Mario SPEDICATO e La Casa, le famiglie e i patrimoni di Lorenzo PALUMBO.

 




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